L’USO DEI
FARMACI NEL METODO INTEGRATO
G.
Cociglio*, G. Barbero*, C. Manieri**
* Scuola
Superiore di Sessuologia Clinica, Torino
** SCDU
Endocrinologia e Malattie del Metabolismo, ASO S. G. Battista,
Torino
I
biofarmaci, che si suddividono in ormoni e farmaci vasoattivi, hanno
specifici ambiti di utilizzo: gli ormoni – testosterone per il sesso
maschile ed estradiolo per la donna – vengono prescritti in caso di
ipogonadismo e la loro sostituzione rappresenta il primo livello di
d’intervento per qualsiasi disfunzione sessuale.
I
farmaci vasoattivi per il sesso maschile (inibitori della
fosfodiesterasi di tipo 5=PDE5I) rappresentano un’ottima possibilità
terapeutica per soggetti non troppo compromessi sul piano vascolare
e con desiderio sessuale presente. Tra i farmaci vasoattivi le
prostaglandine per via intracavernosa sono state messe in secondo
piano dopo l’avvento degli inibitori delle fosfodiesterasi, ma
continuano ad essere indicate in diversi casi.
Gli
psicofarmaci, poco usati in sessuologia per fobia di stigma da parte
dei pazienti e per carenza di formazione sessuologica in ambito
psichiatrico, possono essere molto utili nella terapia di tutti i
disturbi sessuali con componente psicologica.
Gli
antidepressivi agiscono sui fattori fobici e depressivi, gli
ansiolitici su quelli ansiosi, i neurolettici su quelli aggressivi,
paranoicali e deliranti. Il loro uso in sessuologia richiede una
specifica conoscenza farmacodinamica onde evitare effetti iatrogeni
controproducenti.
Il metodo
integrato prevede l’uso dei farmaci nell’ambito di un’équipe
pluridisciplinare, che li inserisce in una relazione di counselling
prima e di accompagnamento psicologico poi. L’esperienza clinica
riferita dai sessuologi e anche qualche studio controllato
sostengono la maggior efficacia del farmaco quando è integrato con
la psicoterapia. Tuttavia l’integrazione fra terapeuti diversi è
tuttora molto difficile e comunque possibile solo quando questi
hanno avuto una comune formazione sessuologica. Un problema aperto è
la gerarchia fra i coterapeuti. Il workshop si prefigge di discutere
queste difficoltà attraverso l’esposizione di un caso seguito da tre
terapeuti.
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