Introduzione
Ogni coppia può vivere momenti difficili a causa di una serie di
eventi imprevedibili, quali la mancanza di fiducia, le evoluzioni
personali, la responsabilità nella crescita dei figli, ecc. che, nel
tempo, portano ad una insoddisfazione nella sfera dell’intimità.
Cosa fare quando nella coppia ci si “allontana”, perdendo quella
parte essenziale dell’unione stessa che è l’amore, la comprensione e
l’accettazione reciproche? Il nostro esperto ci indica quando e come
intraprendere un percorso di terapia sessuale.
Testo
Iniziare un percorso di terapia sessuale per una coppia significa
ripartire dal proprio rapporto di intimità per ritrovare la
disponibilità e lo slancio per venirsi nuovamente incontro e
ritrovare il piacere di stare insieme.
Non è infatti facile per due persone affrontare da soli determinati
problemi che coinvolgono la sfera dell’intimità sessuale, le cui
radici possono anche aver origine in altri ambiti della relazione di
coppia.
Per questo è indispensabile che, di fronte al terapeuta, la coppia
sia in grado di comprendere e descrivere tutte le componenti,
biologiche, culturali e individuali che caratterizzano in modo
peculiare la propria storia “a due”.
Ecco cosa la coppia deve sapere, per iniziare al meglio la
propria terapia sessuale:
-
occorre che entrambi i partner abbiano
consapevolezza del proprio mondo “interno” e che
sia evidente
la connessione tra sofferenza individuale e disagio
di coppia, perché in caso contrario sarebbe più
indicato orientarsi verso percorsi di consulenza o
di terapia individuale.
-
è necessario che tutti e due i partner dimostrino
la
disponibilità ad impegnarsi e a fidarsi dell’altro,
pur in presenza di delusioni, conflittualità e
litigi. Perché la terapia abbia successo è
importante infatti che fin dalle prime sedute il
terapeuta possa individuare ancora una traccia di
legame d’amore sulla quale fare leva. In caso
contrario non sarà possibile infondere dall’esterno
sentimenti d’amore o di fiducia.
-
non deve esserci da parte dei due partner
l’obiettivo di “cambiare l’altro”
o di “individuare nell’altro e nei suoi difetti la
causa del problema” .Ad esempio, non dovrebbero
emergere frasi del tipo:
“Dica anche
Lei a mia moglie/a mio marito che le cose non stanno
così… che ha torto, ecc…” , “faccia cambiare mia
moglie/mio marito”.
La terapia sessuale
non mira “a guarire una
coppia malata”, ma a
riattivare quei giochi relazionali ormai “bloccati” e dei quali
nessuno dei due è consapevole, a ristabilire la comprensione e
l’accettazione dell’altro, a
dare spazio a nuove energie, se ci sono, per impegnarsi ancora.
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