2°Articolo scritto per
Desideri Magazine
on-line
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Scopriamo,
attraverso un caso reale, che spesso
sono sufficienti pochi incontri per
risolvere il problema
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Una
preoccupazione molto diffusa è che,
se si inizia a frequentare lo studio
di uno psicologo, si diventerà
dipendenti da lui o dalla
psicoterapia.
L’impostazione della consulenza
sessuale dimostra l’esatto
contrario: in quattro o cinque
sedute si può ottenere un
chiarimento che, in molti casi, è
già sufficiente per trovare nuove
energie e nuove modalità per
affrontare la difficoltà che aveva
motivato alla consulenza.
Sarà più chiaro
e più comprensibile facendo
l’esempio di un caso reale:
Si presenta
lei, dicendo però che anche lui
sarebbe disponibile a venire in
seduta. Hanno entrambi 23 anni e
sono alla prima esperienza con
rapporti sessuali completi. Lei
parla di una sua generica mancanza
di desiderio sessuale, ma di una
buona eccitazione e di buoni
orgasmi, anche se non sempre
presenti. Il problema principale,
per lei, sono le lamentele di lui
per il fatto che lei non prende mai
l’iniziativa. A fine seduta
concordiamo di rivederci in coppia.
In seconda seduta sono presenti
tutti e due: lui sottolinea la sua
preoccupazione per le scarse
manifestazioni di desiderio da parte
di lei che, secondo lui, dovrebbero
esprimersi con la presa di
iniziativa.
Il terapeuta
potrebbe proporre di lavorare
sull’eccessiva richiesta di conferme
della validità della propria
prestazione sessuale da parte di
lui, (che rivela un generale senso
di inadeguatezza), di lavorare
sull’eccessivo bisogno di controllo
da parte di lei, che si esprime un
po’ in tutti i settori della sua
vita. Invece, nel processo di
consulenza, si fa in modo di cercare
le risorse attuali della coppia e le
carenze contingenti legate alla
condizione comune ad entrambi di
“prima relazione sessuale”.
Si arriva così
a quella che si può definire “la
risposta di prima battuta” che, in
questo caso, consiste nel dare
informazioni corrette e frutto delle
ultime concezioni scientifiche circa
la risposta sessuale femminile:il
desiderio sessuale femminile non si
esprime, infatti necessariamente
nella presa di iniziativa, ma può
crearsi dopo i primi contatti, nel
corso dell’interazione e
manifestarsi sotto forma di
"desiderio responsivo”.
Entrambi si
sentono sollevati e concordano che
in effetti, se abbandonano certe
coordinate di riferimento troppo
rigide circa l’espressione del
desiderio sessuale, possono
rivalutare i loro rapporti sessuali
e la loro relazione.
Questo esempio
reale può aiutare a chiarire come
rivolgersi ad uno specialista per
una consulenza sessuale non
significhi sempre e automaticamente
intraprendere una terapia. Succede
molto spesso che siano sufficienti
pochi incontri per inquadrare il
problema, facendo così ritrovare
alla coppia le corrette linee di
approccio e visione della propria
relazione.
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